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Girone A: il punto – SANTA MARIA delle MOLE CAMPIONE D’INVERNO

Sporting Real Pomezia Girone A: il punto sulla 10° di andata - RIETI PRIMO!Articolo tratto da CalcioLaziale

Il Santa Maria delle Mole è campione d’inverno. Con un gol di Giuffrida la squadra di Diego Leone si prende la grande soddisfazione di battere una compagine difficile da affrontare come il Ladispoli. La partita viene decisa da un’azione assai discussa dalla panchina ospite, perché il calcio d’angolo che fa scaturire la rete decisiva segnata dall’ex puntero di Savio, Anziolavinio e Borgo Podgora, nasce da un “mani” di Panella che poi va al tiro costringendo il giovane Cosimi, classe 1996 (!), alla deviazione sul fondo. Le immagini televisive, però, daranno ragione, rispetto alla teoria del collega radiofonico Urso, al centrocampista centrale del Santa Maria delle Mole, e per dovere di cronaca, aggiungiamo questo fatto acclarato, al nostro commento. Ma al di là di questo episodio, tuttavia, la squadra di via Appia ha meritato, per altre occasioni costruite, il successo pieno, anche se dal punteggio, fino alla fine, i giocatori di Umberto Paris sono rimasti in partita. Un appunto, e anche importante, lo dobbiamo fare, guardando il tabellino: quando è stato tolto il ’93 Mannozzi per Francesco Graniero il Ladispoli ha giocato parecchi minuti con un “under” in meno, e quindi avrebbe perso la partita anche se avesse raggiunto il pareggio. Possibile che un’intera panchina non si riesca ad accorgere di una cosa così evidente? Infatti l’atleta entrato è un ’88 e quindi la discrepanza è palese.

Sono due, i punti di vantaggio del Santa Maria delle Mole sul Rieti, che passa per 5-1 a Ostia oltre i demeriti avversari, almeno per la prima ora di gioco. Poi la differenza nell’organco amplia il divario che il campo saprà costruire. In rete all’Anco Marzio Polverino al 26′, immediata risposta al 29′ costruita dal calcio d’angolo di Riva per il gol di Lupino. Viene espulso, per una reazione, un ingenuo Riva, e, all’inizio del secondo tempo, si scatena Polverino, in rete al 1′ e all’8′. Nei seguenti minuti De Simone ne farà due e finisce con quattro reti di differenza. La compagnia delle ambiziose è grande, in questa stagione, con Fregene e Real Pomezia a una sola lunghezze dalla seconda posizione. Vittorie interne per le squadre di Punzi e Vigna: il Real Pomezia va presto sul 2-0 con una doppietta di Manganelli con Gatta che riapre la contesa, e Roversi che la richiude. Poi arriva il quarto gol dei padroni di casa, che calano, nel finale, subendo due reti, un po’ come la Roma negli ultimi minuti dopo averne fatti ben 4 al Milan, e finisce 4-3. Meritata anche la partita vinta dal Fregene, 2-0, sul giovane Pisoniano, superato dai gol di Maramao al 41′, e Cardinali, al 64′, di testa, anche se i tirrenici hanno sbagliato troppe palle-gol, per chiudere prima la sfida contro l’orgogliosa realtà guidata da Mauro Carboni. Squadra, quella empolitana, che si è espressa al di sotto delle sue abituali possibilità.

L’Albalonga vince con merito ben oltre le contestazioni legate al primo gol, seguendo le parole del puntuale commento radiofonico dell’esperto Pino Moroni. Infatti il primo gol di Forcina al 14′ è segnato in evidente posizione di fuorigioco. Il resto della partita aumenterà la differenza tra i due collettivi, soprattutto al 42′ quando il portiere della Corneto sarà l’unico a darsi da fare, parando due conclusioni ravvicinate di Toscano, che, alla terza, segna il 2-0 esterno. Una difesa sonnolenta, che deve darsi una svegliata, quella tarquiniese, nel 2013. Magari anche prima. La terza rete la firma Amico al 71′, uno che quando pensa (solo) a giocare, il suo lo fa…; e all’86’ Santu onora la bandiera della Corneto con il gol dell’onore. Finisce 3-1 per gli azzurri castellani, che sono a 30 e fanno parte delle “cinque sorelle” impegnate nella ricerca dei due posti che contano.

Si attarda la Fontenuova, che non va oltre il 2-2 con il Montecelio, autore di un gran bel secondo tempo, dopo i gol di Cardillo e Federici. La squadra tiburtina tira fuori il carattere e l’orgoglio, merito di un allenatore che, lui tanto non lo dirà mai, ha dovuto lavorare con una squadra prima, e con mezza, dopo, per una società che non ha avuto tanto le idee chiare. Questa è l’Eccellenza, signori dirigenti di Montecelio (e Caninese), è un’altra storia. Con una gran ripresa i ragazzini di De Filippo riaprono la partita e la pareggiano, per un gran bel punto.

Il Montefiascone si chiama fuori dalla mischia, arriva a 25 punti, anche se la giornata non era cominciata, con un’autorete, nel migliore dei modi. Al 48′ pareggia Grimaldi, poi segnano il neo-arrivato e attaccante Mastrelli, e chiude la sfida l’eterno, ammirevole Cesarini, per il 3-1 che significa, per il Monterosi, una brutta sconfitta. Nelle retrovie va meglio al Villanova che al Guidonia, lo 0-0 del derby dello stadio “Comunale”, anche perché i padroni di casa recriminano per un vistoso “mani” in area che avrebbe dovuto fruttar loro un calcio di rigore, e gli ospiti sono a due punti al di là della linea dei play-out. Il Cecchina lascia l’ultimo posto al Morandi, 3-0 alla Caninese, con le reti di Paloni prima dell’intervallo, e di Gatta e Stillo nel corso dei secondi 45′.

 

Massimiliano Cannalire

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